giovedì 25 settembre 2008

Tra estate e autunno



LEONARDO SINISGALLI

PASSIFLORA


È nostro ancora questo fioco
lume della sera, un barbaglio
sulle cime dei lecci. Il fuoco
nella stanza si consuma;
(un sommesso
brusìo disperde la tua vigilanza)
e appena ti lambisce svampa
la veste: un ardore
ti difende dalla fiamma come la foglia
sempreverde. Tremi
ora che gli orti
devasta la tramontana
e ne patisce dietro i lividi vetri
la pigra passiflora.


(da Vidi le Muse, 1943)


Sono giorni che portano l'autunno nelle nostre case e nei nostri giardini. Ma l'estate ancora non vuole morire: resiste nelle sere con i suoi tramonti dorati, con il suo insistito rimanere. Però le foglie già cambiano colore, l'aria si è fatta più fresca e la sentiamo sulla pelle.

Leonardo Sinisgalli, poeta potentino di cui nel marzo di quest'anno si è celebrato il centenario della nascita, simboleggia questo tempo sospeso tra due stagioni con un fiore esotico, tipicamente estivo: la passiflora, nota anche come "fiore della Passione", per la somiglianza con una corona e per la presenza di tre grossi stami che richiamano i chiodi con cui fu crocifisso Gesù. È una pianta che resiste bene ai nostri climi, almeno fino ad altezze collinari, e si riempie di fiori rigogliosi da maggio fino a metà ottobre. Sinisgalli raffigura una donna in una stanza di sera, fuori il tramonto divampa, più fioco che il giorno prima; dentro arde il fuoco di un camino, le fiamme mandano riflessi che si accendono sulla veste. La donna ha un tremito di freddo, il poeta la paragona alla passiflora che nel giardino è esposta alle intemperie autunnali, al vento che soffia fresco.




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LA FRASE DEL GIORNO
I lunghi singhiozzi / dei violini d'autunno /mi feriscono il cuore / d'un monotono / languore.
PAUL VERLAINE, Canzone d'autunno, in "Poèmes Saturniens"




Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981), poeta,  saggista e critico d'arte italiano. Noto come Il poeta ingegnere per il fatto che lavorò per Olivetti e Pirelli e per aver fatto convivere nelle sue opere cultura umanistica e cultura scientifica. Fondò e diresse la rivista “Civiltà delle macchine”.


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