sabato 29 maggio 2010

Dice l’amore

ERICH FRIED

È QUEL CHE È


È assurdo
dice la ragione
È quel che è
dice l'amore.

È l'infelicità
dice il calcolo
Non è altro che dolore
dice la paura
È vano
dice il giudizio
È quel che è
dice l'amore

È ridicolo
dice l'orgoglio
È avventato
dice la prudenza
È impossibile
dice l'esperienza
È quel che è
dice l'amore.


(da “È quel che è”, Einaudi, 1988)

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“Quel che è” naturalmente è l’amore. Il poeta è Erich Fried, nato in Austria nel 1921 e rifugiatosi a Londra nel 1938 dopo l’Anschluss: là lavorò come bibliotecario, operaio, giornalista e commentatore per la BBC, assumendo la cittadinanza britannica. Fried, morto nel 1988, è stato autore di liriche d'amore, poesie comiche e divertissements, testi sulla natura, versi didattici.
L’amore, dunque, “l’amor che move ‘l mondo e l’altre stelle” e che sembra assurdo se lo si esamina dal punto di vista della ragione, impossibile se lo si considera dal punto di vista dell’esperienza. O ancora fonte di sofferenza se si guarda con la lente dell’interesse o con quella della paura. Eppure l’amore è, coraggiosamente esiste e viene portato avanti da miliardi di persone, contro ogni logica…

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Peregrine Heatcoat, “Rising”

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LA FRASE DEL GIORNO
Ama, e fa’ ciò che vuoi. 
SANT’AGOSTINO, Trattato sulla prima epistola di Giovanni




Erich Fried (Vienna, 6 maggio 1921 – Baden-Baden, 22 novembre 1988), poeta austriaco naturalizzato britannico. Ebreo, fu costretto ad abbandonare il suo paese nel 1938 dopo l'occupazione nazista. Emigrato a Londra, fu giornalista e commentatore del programma in lingua tedesca della BBC.


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