mercoledì 5 gennaio 2011

Invidio lo specchio

 

FABIO FIALLO

VORREI ESSERE IL TUO SPECCHIO

Com’è felice il sole! La mattina
per vederti affretta la sua corsa,
arriva ai tuoi balconi e in ogni alcova
si infila dalla persiana aperta.
         Al bianco letto in cui dormi risale,
alla bellezza di calore e vita,
ridona ritmo alle tue vene azzurre,
ed epigrammi di luce ai tuoi occhi.
         Ma più che il sole io invidio lo specchio
dove la vana bellezza si guarda,
che ti ama, allegro, quando sei davanti,
e quando vai via di te si dimentica.

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Ecco ancora Fabio Fiallo, il massimo poeta romantico dominicano, nato nel 1866 a Santo Domingo e morto all’Avana nel 1942 dopo una onorata carriera di giornalista e scrittore. Lo avevamo visto dichiarare vanamente il suo amore in Plenilunio e portarsi a casa e nel cuore il ricordo della bellezza in Sul sagrato. In questi versi invece il suo romanticismo assume toni sensuali, si trasforma in invidia del sole che può entrare nella casa dell’amata e infilarsi nel suo letto all’alba, e ancora di più dello specchio, che ammira la sua bellezza e che la trattiene magicamente per poi infine dimenticarla…

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Théo Van Rysselberghe, “Donna allo specchio”

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LA FRASE DEL GIORNO
L'amore è forse il mezzo che l'Occidentale adotta di preferenza per liberarsi dalla sua condizione di uomo. 
ANDRÉ MALRAUX, La condizione umana




Fabio Federico Fiallo Cabral (Santo Domingo, 3 febbraio 1866 – L'Avana, Cuba, 29 agosto 1942), scrittore, poeta e politico dominicano. La sua opera coincide con il movimento "modernista". Tuttavia, nonostante la sua amicizia con Rubén Darío, i suoi versi risentono di un romanticismo di tipo becqueriano, con un gusto spiccato per le cose semplici. 


2 commenti:

neve ha detto...

Bellissima poesia...voler essere qualcosa che sta a contatto con il nostro amore più di noi...invidiarlo...davvero molto bella :-)
Buona notte dr e buon fine settimana.
Neve

DR ha detto...

Grazie, neve... Ormai buongiorno e buon ponte dell'Epifania.

Daniele