martedì 11 ottobre 2011

Alba a New York


ALLEN GINSBERG

CI ALZIAMO SUI RAGGI DEL SOLE E CADIAMO NELLA NOTTE

Globo dell'alba brilla crudarancio su Palisades
nudi rami accalcati cespugliano dai pantani –
New Jersey con mio padre in autostrada
per l'aeroporto di Newark – guglia dell'Empire State,
cocuzzoli cornuti Manhattan
si alza come negli occhi di W.C. Williams tra i fili di tralicci
camion a sei ruote marciano continui passando
accanto a New York – io sto qui
minimo sotto il sole che si alza in un vasto cielo bianco,
a guardare attraverso gli scheletri di nuovi palazzi,
la penna in mano, sveglio…

11 dicembre 1974

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Oggi affrontiamo un modo particolare di raccontare la poesia: questo paesaggio urbano fotografato da Allen Ginsberg, uno dei capostipiti della Beat Generation, durante un viaggio verso l’aeroporto con il padre su una delle highways che circondano New York, sottintende il non detto, le migliaia e migliaia di vite assurde che si svolgono nella gigantesca metropoli, il miraggio del welfare che si scontra con la realtà, con il dover fare i conti ogni giorno con il grigiore, con la povertà, con il disordine sociale. È un lampo questa poesia, è un flash di quelli che Ginsberg componeva sotto l’influsso allucinatorio delle droghe. È un’illuminazione improvvisa al limite della follia ed è ben servita dal linguaggio innovativo, ricco di neologismi. Ci starebbe bene come sottofondo il sassofono bop di Sonny Rollins.

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image

STEPHEN WILTSHIRE, “5 BIG CHEVY CARS ON THE NEW YORK FREEWAY”

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LA FRASE DEL GIORNO
La poesia non è un'espressione… È il tempo di notte, dormire nel letto, pensiero di quello che realmente pensi, rendere il mondo privato pubblico, ed è questo che il poeta fa.
ALLEN GINSBERG




Irwin Allen Ginsberg (Newark, New Jersey, 3 giugno 1926 – New York, 5 aprile 1997), poeta statunitense, esponente della Beat Generation. La sua poesia, che voleva essere una rappresentazione obiettiva di sensazioni ed esperienze e una denuncia del fallimento dell'ottimismo americano, portava alle estreme conseguenze lo sperimentalismo formale di Walt Whitman.


2 commenti:

Vania ha detto...

..la musica di sottofondo è perfetta...per me troppo "hard" e "gray" il tutto...comunque da conoscere anche questo aspetto di "mondo" e "modo"
ciaoo Vania

DR ha detto...

Hai ragione, Vania: la poesia ha molti modi di manifestarsi...