mercoledì 26 dicembre 2012

Un altro Santo Stefano

 

LEONARDO SINISGALLI

SANTO STEFANO 1941

Calpestiamo le foglie morte
Sull'una e l'altra riva.
Il fiume è tiepido come cenere
Se lo tocchi. Pare
Che scenda profondamente
Dentro la terra il cielo
in queste chiare notti di guerra.

(da Vidi le Muse, 1943)

 

Lo scorso anno, a Santo Stefano avevamo incontrato il poeta lucano Leonardo Sinisgalli alle prese con l’analoga giornata dell’anno 1938. Lo ritroviamo tre anni dopo, nel 1941, mentre la guerra avvampa ogni cosa e la terra sembra inghiottire il cielo in un inverno cupo e cinerino. E questa abitudine poetica di puntare come degli spilli sulla mappa del tempo per orizzontarsi nelle memorie ci consente di constatare come in tre anni sia mutato lo stato d’animo di Sinisgalli.

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EUGENE FREDRICK JANNSON, “MOONLIT NIGHT 1896”

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LA FRASE DEL GIORNO
Il tempo raffredda, il tempo chiarifica; nessuno stato d'animo si può mantenere del tutto inalterato nello scorrere delle ore.
THOMAS MANN




Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981), poeta,  saggista e critico d'arte italiano. Noto come Il poeta ingegnere per il fatto che lavorò per Olivetti e Pirelli e per aver fatto convivere nelle sue opere cultura umanistica e cultura scientifica. Fondò e diresse la rivista “Civiltà delle macchine”.


2 commenti:

la belle auberge ha detto...

Buone feste e buon anno. caro Daniele.
Le tue poesie aiutano a vivere meglio.
Un abbraccio
eugenia

DR ha detto...

Grazie, Eugenia. Ricambio gli auguri per un sereno 2013