mercoledì 11 giugno 2014

Un raro sortilegio

 

ELOY SÁNCHEZ ROSILLO

PRIMO AMORE

Apro il balcone e guardo. Sui balconi
della casa di fronte il sole di giugno
gioca con i gerani.
Mi saluta
da lì una ragazza: alza la mano,
mi fa un cenno e sorride, ed è più bella
dello splendore dell’estate.
I minuti
si acquietano nel cielo e scorre
molta luce. Si direbbe
che un raro sortilegio ha fermato
il tempo stamattina.
Ma chiudo
un istante gli occhi, e al riaprirli
nulla resta: né la casa, né la ragazza,
né i balconi assolati. Da tutto quello
sono passati già vent’anni.

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Quasi un paradosso temporale questo del poeta spagnolo Eloy Sánchez Rosillo: come se le maglie del tempo si fossero aperte per un istante cancellando con un colpo di spugna vent’anni riportando alla vista la ragazza del primo amore, la sua bellezza innamorata. Ma è soltanto un’illusione, un gioco della memoria: “...e ora, ora, / succederà di nuovo / quella sera: // ...una ragazza, / che eri tu, mi guardava /per la prima volta”.

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Saba

FABIAN PEREZ, “SABA ON THE BALCONY VII”

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LA FRASE DEL GIORNO
Si ama bene una volta soltanto: la prima; gli amori che vengono dopo sono meno volontari.
JEAN DE LA BRUYERE, Caractères




Eloy Sánchez Rosillo (Murcia, 24 giugno 1948), poeta spagnolo.  Nelle sue poesie balenano scorci di ciò che era e di ciò che è scomparso. Tra pienezza e malinconia, sono testimonianza della vita di un uomo e della certezza di un mondo, scritte con uno stile scorrevole e senza enfasi.

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