mercoledì 8 luglio 2015

Le scogliere d’Inghilterra

 

MATTHEW ARNOLD

LA SPIAGGIA DI DOVER

Il mare è calmo, stanotte.
Alta marea. La luna bianca giace
sopra lo stretto; sulla costa francese il chiarore
brilla e svanisce; le scogliere d’Inghilterra si ergono
scintillanti e vaste nella baia tranquilla.
Vieni alla finestra, dolce è l’aria della notte!
Soltanto, dalla linea lunga di schiuma
Dove il mare incontra la terra sbiancata dalla luna,
Ascolta! senti il fragore stridente
Dei ciottoli, che le onde trascinano, e gettano,
Tornando, sulla riva alta del mare,
Inizia e cessa, e poi di nuovo inizia,
Con lenta cadenza tremula, e porta
Con sé l’eterna nota della tristezza.

Sofocle, nel tempo antico
la udì sull’Egeo, e gli riportò
in mente la torbida marea
dell’umana miseria; e noi troviamo
ugualmente in quel suono un pensiero,
udendola su questo remoto mare boreale.

Il Mare della Fede,
era pure, un tempo, in marea alta; e attorno
alle rive della Terra giaceva, racchiuso
come le pieghe di una cintura risplendente.
Ma adesso altro non sento
che la sua malinconia, un lungo ruggito
che si ritira al respiro del vento della notte,
giù per i vasti e spaventosi bordi
e per i nudi ciottoli del mondo.

Ah, amore mio, restiamo fedeli
l’uno all’altra! perché il mondo, che pare
stendersi dinanzi a noi come una terra di sogni,
così vario, così splendido, così nuovo,
non possiede in realtà né gioia, né amore, né luce,
né certezza, né pace, né sollievo nel dolore;
E siamo qui, come in una piana che s’oscura
sbattuti tra confusi allarmi di lotte e fughe,
dove eserciti ignoranti si scontrano di notte.

(da New Poems, 1867)

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Questa, attraversata da una moderna sensibilità, è la lirica più famosa del poeta e critico letterario inglese dell’epoca vittoriana Matthew Arnold: davanti al mare, ascoltandone il canto calmo di una notte di marea, il poeta – in viaggio di nozze con la giovane sposa, nel 1851 – medita sul significato del vivere e sulla fede, che come la marea sembra in questo momento ritrarsi. Quello che resta, nella labirintica confusione del mondo, alla fine è soltanto l’amore, ed è per quello che si lotta.

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Thompson

FOTOGRAFIA © FREDDIE LEE THOMPSON

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LA FRASE DEL GIORNO
Il libero pensiero di un’epoca è il senso comune della successiva.
MATTHEW ARNOLD, Dio e la Bibbia




Matthew Arnold (Laleham, 24 dicembre 1822 – Liverpool, 15 aprile 1888), poeta, critico letterario e educatore britannico. La sua produzione poetica, da qualcuno ritenuta tra le più importanti del periodo vittoriano inglese, fu caratterizzata da opere di ampio respiro, quali Tristano e Isotta (1852), le tragedie Empedocle sull'Etna (1852) e Merope (1858).


2 commenti:

Vania ha detto...

..interessante/"potente"/"possente"/avvolgente/intensa come il mare....questa poesia.

ciaoo Vania:)

DR ha detto...

Trovarsi davanti al mare porta spesso a meditare sulla vita