mercoledì 24 agosto 2016

E pensare a te

 

ERICH FRIED

NEI PENSIERI

Pensarti
e pensare a te
e pensare soltanto a te

e pensare a berti
e pensare ad amarti
e pensare e sperare

e sperare e sperare

e sperare sempre più
di rivederti sempre.
Non vederti

e nei pensieri
non soltanto pensarti
ma già berti
e già amarti.

E soltanto allora aprire gli occhi
e nei pensieri
soltanto allora vederti
e poi pensarti

e poi di nuovo amarti
e poi di nuovo berti
e poi vederti sempre più bella

e poi vederti pensare
e pensare che ti vedo
E vedere che posso pensarti

e sentirti
anche se per tanto tempo ancora
non potrò vederti.

(da È quel che è, Einaudi, 1988 – Traduzione di Andrea Casalegno)

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“Ogni volta / che penso a te / si forma nella testa / uno spazio vuoto / una specie di anticamera a te / dove non c’è nient'altro” scrive in un’altra poesia della raccolta È quel che è il poeta austriaco naturalizzato britannico Erich Fried (1921-1988): il pensiero dell’amata è desiderio, è già amore, nonostante la sua assenza.

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Olbinski

DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

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LA FRASE DEL GIORNO
È impossibile dice l’esperienza. / È quel che è dice l’amore.

ERICH FRIED, È quel che è




Erich Fried (Vienna, 6 maggio 1921 – Baden-Baden, 22 novembre 1988), poeta austriaco naturalizzato britannico. Ebreo, fu costretto ad abbandonare il suo paese nel 1938 dopo l'occupazione nazista. Emigrato a Londra, fu giornalista e commentatore del programma in lingua tedesca della BBC.


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