venerdì 5 maggio 2017

Bianca vela

 

KO UN

LA VELA BIANCA

Nessuno anela a una tempesta,
questo è certo!
Eppure tu, bianca vela lì fuori nel mare,
nel profondo del cuore
speri che la tempesta arrivi.
Perché solo nella tempesta
riesci ad essere viva.

Oh bianca vela paziente e nostalgica
nel grande mare blu!
La lotta ha inizio!

Il mio sguardo non si stacca da te.

Tra l’erba, sotto i miei piedi,
anche una brezza gentile è tempesta.

(da L’isola del canto, Lietocolle, 2009 – Traduzione di Vincenza D’Urso)

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Un punto di vista tipicamente orientale, quello del poeta sudcoreano Ko Un: questa correlazione cosmologica dove ogni oggetto e ogni essere vivente ha la sua esistenza, questo raffronto tra le piccole cose e le grandi ha l’ampio respiro delle dottrine del Buddha e di Confucio.

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Vela bianca

LEONID AFREMOV, “VELA BIANCA”

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LA FRASE DEL GIORNO
L’universo, lo spazio, le immensità del tempo: questo è lo scenario della poesia. Anche la più breve canzone d’amore o un’elegia sono una poesia dell’universo.
KO UN




Ko UnKo Un (Kunsan, 1° agosto 1933), è il massimo poeta sudcoreano del XX secolo. Monaco buddista, tornò allo stato laicale disgustato dalla corruzione del clero. Prese parte alla lotta per i diritti umani nel suo paese negli anni del regime militare, finendo anche in carcere. Sposatosi nel 1983, la sua vita si fece più tranquilla. È stato più volte candidato al Premio Nobel.

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