giovedì 4 maggio 2017

I miei giorni

 

NIKIFÒROS VRETTÀKOS

IL LABIRINTO

Scorrono i miei giorni veloci uno dopo l’altro,
come uccelli che si inseguono nel tramonto
di un deserto, si confondono, cadono l’uno
sull’altro, si urtano – crollano,
diventano un corpo solo i miei giorni. Si incastrano
nelle domeniche i lunedì, si scompigliano i mesi
come nel mazzo le carte: marzo
e subito dicembre, e poi agosto,
si gelano le dita della mano
mentre vago a tastoni nel labirinto, per mettere
dopo la domenica il lunedì, o aprile
prima di maggio. Per avere la settimana
divisa di nuovo in giorni e notti.

(da Pietà, 1968 - Traduzione di Gilda Tentorio)

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Questi splendidi versi del poeta greco Nikifòros Vrettàkos sono un’indagine sul tempo, sul suo incessante e inesorabile fluire. Fare poesia, analizzare la parola per scoprire il significato delle cose, è l’unico modo per rimettere ordine nel caos dei giorni.

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Gonsalves

ROB GONSALVES, “NEL LABIRINTO”

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LA FRASE DEL GIORNO
Scrivendo, cerco di far entrare nelle mie parole / il giorno con il suo amore.
NIKIFÒROS VRETTÀKOS, L’abisso del mondo




Nikifòros Vrettàkos (Krokeès, 1° gennaio 1912 – Plumitsa, 4 agosto 1991), scrittore e poeta greco. Partito per Atene alla scoperta del mondo, ne fu deluso. Prese parte in prima linea alla Seconda guerra mondiale e alla resistenza. Espulso dal Partito Comunista per il suo umanesimo di pace, visse in esilio la dittatura dei colonnelli.


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