martedì 15 agosto 2017

La balena verde dell’estate


PABLO NERUDA

ODE ALL’ANGURIA

L’albero dell’estate
intenso,
invulnerabile,
è tutto il cielo azzurro,
sole giallo,
stanchezza a goccioloni,
è una spada
sopra le strade,
una scarpa bruciata
nelle città:
la chiarezza, il mondo
ci angosciano,
ci attaccano
gli occhi
con polverone,
con repentini colpi d’oro,
ci incalzano
i piedi
con piccole spine,
con pietre calde,
e la bocca
soffre
più che tutte le dita:
hanno sete
la gola,
i denti,
le labbra e la lingua:
vogliamo
bere le cascate,
la notte azzurra,
il polo,
e quindi
attraversa il cielo
il più fresco di tutti
i pianeti,
la rotonda, suprema
e celestiale anguria.
È il frutto dell’albero della sete.
È la balena verde dell’estate.

L’universo secco
all’improvviso
cancellato
da questo firmamento di freschezza
lascia cadere
la frutta
traboccante:
si aprono i suoi emisferi
mostrando una bandiera
verde, bianca, scarlatta,
che si scioglie
in cascata, in zucchero,
in delizia!

Cassaforte dell’acqua, placida
regina
del fruttivendolo,
bottega
della profondità, luna
terrestre!
Oh pura,
nella tua abbondanza
si sciolgono rubini
e uno
desidera
morderti
affondando
in te
la faccia,
i capelli,
l’anima!
Ti distinguiamo
nella sete
come
miniera o montagna
di splendido alimento,
ma
ti trasformi
tra la dentatura e il desiderio
soltanto in
luce fresca
che si slega,
in sorgente
che ci toccò
cantando.
E così
non pesi
nella siesta
bruciante,
non pesi
soltanto
uvette
e il tuo grande cuore di brace fredda
si trasformò nell’acqua
di una goccia.

(Oda a la sandía, da Odi elementari, 1954)

.

Quale altro frutto è simbolo dell’estate piena e soprattutto del Ferragosto più dell’anguria? Quella di cui a Milano si dice che “se pacia e se lava la facia” (si mangia e ci si lava la faccia). Ecco l’ode che eleva alla verde “luna terrestre” che spaccata diventa una bandiera italiana (o messicana) nientemeno che un Premio Nobel, il poeta cileno Pablo Neruda.

Buon Ferragosto, amici lettori del Canto delle Sirene!

.

Anguria

ELIZABETH FLOYD, “ANGURIA A FETTE”

.

--------------------------------------------------------------------------------------------------------
LA FRASE DEL GIORNO
L'anguria è il salvadanaio dei tramonti.
RAMÓN GÓMEZ DE LA SERNA, Greguerías




Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliécer Neftalí Reyes Basoalto (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago del Cile, 23 settembre 1973), poeta, diplomatico e politico cileno, è considerato una delle più importanti figure della letteratura latino-americana del Novecento. Fu insignito del Premio Nobel nel 1971.

2 commenti:

Greta ha detto...

Pablo Neruda è uno dei miei poeti preferiti e le sue "Odi elementari" dovrebbero essere lette ogni giorno. Solo così potremmo accorgerci dell'immensità e della bellezza delle cose quotidiane, anche di quelle più piccole.
Buon ferragosto anche a te!

DR ha detto...

È verissimo: spesso ci soffermiamo sulle piccole cose e sulle piccole gioe senza nemmeno accorgercene.