martedì 17 ottobre 2017

Sale, zenzero e pepe


MARIA LUISA SPAZIANI

CHISSÀ PERCHÉ

Ti amo come chi sa d’imboccare
un bel torrente senza risalita,
come chi legga Talmud o Corano,
ignaro d’ogni lingua.
Tacendo mi hai di colpo convertita,
sale, zenzero e pepe di una vita
dove ieri ridevo e respiravo
chissà perché.

(da I fasti dell'ortica, Mondadori, 1996)

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Ancora una poesia sulla forza dell’amore: è la poetessa torinese Maria Luisa Spaziani ad abbandonare per una volta il suo ponderato equilibrio e rilasciare questa dichiarazione in versi in cui l’amore segna un prima e un dopo, una strada che non si sapeva di intraprendere e che diventa invece l’unica.

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WILLY RONIS, “LES AMOUREUX DE LA COLONNE BASTILLE, 1957”

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LA FRASE DEL GIORNO
Amarti è sprofondare, è una foresta / sfumante in cieli altissimi.
MARIA LUISA SPAZIANI, La traversata dell’oasi




Maria Luisa Spaziani (Torino, 7 dicembre 1922 – Roma, 30 giugno 2014), poetessa italiana formatasi nel clima postermetico di chiara ascendenza montaliana. La sua poesia è venuta via via distendendosi dal mottetto o epigramma a forme narrativo-discorsive.


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