martedì 8 marzo 2011

Una poesia per l’8 marzo

 

EDOARDO SANGUINETI

BALLATA DELLE DONNE

Quando ci penso, che il tempo è passato,
le vecchie madri che ci hanno portato,
poi le ragazze, che furono amore,
e poi le mogli e le figlie e le nuore,
femmina penso, se penso una gioia:
pensarci il maschio, ci penso la noia.

Quando ci penso, che il tempo è venuto,
la partigiana che qui ha combattuto,
quella colpita, ferita una volta,
e quella morta, che abbiamo sepolta,
femmina penso, se penso la pace:
pensarci il maschio, pensare non piace.

Quando ci penso, che il tempo ritorna,
che arriva il giorno che il giorno raggiorna,
penso che è culla una pancia di donna,
e casa è pancia che tiene una gonna,
e pancia è cassa, che viene al finire,
che arriva il giorno che si va a dormire.

Perché la donna non è cielo, è terra
carne di terra che non vuole guerra:
è questa terra, che io fui seminato,
vita ho vissuto che dentro ho piantato,
qui cerco il caldo che il cuore ci sente,
la lunga notte che divento niente.

Femmina penso, se penso l'umano
la mia compagna, ti prendo per mano.


Come direbbe Fonzie, “Chiariamo un punto”: non è che l’8 marzo siamo tutti gentili e porgiamo mimose e poi per un anno facciamo come se nulla fosse… Altrimenti questa giornata non è altro che l’ennesima festa commerciale, come San Valentino o la Festa della Mamma, buona soltanto per i fiorai, le pizzerie e i locali di spogliarello maschile…

Chiarito il punto, ecco una poesia per l’8 marzo, che offro come omaggio a tutte le lettrici del Canto delle Sirene (anche ai lettori maschi, si intende, ma perché ne facciano buon uso): è del poeta genovese Edoardo Sanguineti, scomparso un anno fa.

Perché ogni donna sia gioia, pace, culla, vita e compagna…

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Fotografia © L’Arena

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LA FRASE DEL GIORNO 
Donna è il nome più nobile / che si può dare all’anima. / Molto più nobile che vergine.
MAURIZIO CUCCHI, La luce del distacco




Edoardo Sanguineti (Genova, 9 dicembre 1930 – Genova, 18 maggio 2010), poeta, scrittore e politico italiano, che fece parte del Gruppo 63. La sua poetica è una disgregazione sperimentale del linguaggio, andata attraverso l’assemblage verso una forma più diaristica e concreta.




1 commento:

Vania ha detto...

...molto bello il tuo commento...molto bella la poesia e pure la frase del giorno....dovrebbero leggere il "Tutto" ... Uomini e Donne indistintamente.
ciao Vania