mercoledì 15 gennaio 2014

La solitudine delle rose

 

GHIANNIS RITSOS

PICCOLA SOLITUDINE

In un angolo del cortile, tra la schiuma di sapone,
alcune rose si sono piegate sotto il peso del loro profumo.
Nessuno ha sentito l’odore di queste rose.

Nessuna solitudine è piccola.

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Un piccolo gioiello questa breve poesia di Ghiannis Ritsos: il poeta greco dipinge a larghe pennellate un giardino di rose, opulente come matrone. Il giardino però è deserto e nessuno vi passa. Il verso finale è in pratica un aforisma che colpisce come una coltellata. Vale il prezzo del biglietto, si direbbe, se fosse la giocata di un fantasista allo stadio.

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216620

GEORGE COCHRAN LAMBDIN, “ROSES”

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LA FRASE DEL GIORNO
Quest'orrore della solitudine, questo bisogno di dimenticare il proprio io nella carne esteriore, l'uomo lo chiama nobilmente “bisogno d'amare”
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CHARLES BAUDELAIRE, Il mio cuore messo a nudo




Ghiannis Ritsos (Monemvasia, 1º maggio 1909 – Atene, 11 novembre 1990), poeta greco tra i maggiori del XX secolo. Fu candidato nove volte al Premio Nobel. La sua vita fu animata da un'incrollabile fede negli ideali marxisti e nelle virtù catartiche della poesia.


2 commenti:

attimiespazi ha detto...

Adoro questo Ritsos immaginifico!

- Liolucy

DR ha detto...

forse è la sua dote migliore