martedì 27 maggio 2014

Anima che brilla

 

JOSÉ HIERRO

COLUI CHE DÀ LA GIOIA

Sii come il fumo: sali,
pensa che nell'evadere
nessuno dirà «ti ebbi
e ho potuto misurarti».

Sii come il sonno: canta,
incanta l'essere addormentato.
Ci schiude la tua gola
il cuore in fiore.

Sii il vino che inebria
e per vizio piace;
non il sandalo che profuma
l'ascia che lo recide.

Anima che brilla e continua
a risuonare nell'uomo.
Ma che nessuno possa
indovinare il suo nome.

(da Alegría, 1947 – Traduzione di Oreste Macrì)

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Una serie di metafore che inneggiano alla libertà, che sia quella del fumo o quella illusoria del sogno o ancora quella menzognera dell’ebbrezza: così vorrebbe che fosse la sua anima il poeta spagnolo José Hierro. E, a significare quanto si somiglino le vie della poesia, questa ne ricorda da vicino un’altra, scritta da Antonia Pozzi: “Anima, sii come la montagna: / che quando tutta la valle / è un grande lago di viola / e i tocchi delle campane vi affiorano / come bianche ninfee di suono, / lei sola, in alto, si tende / ad un muto colloquio col sole”.

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Chimney

FOTOGRAFIA © WALLPAPERWEB

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LA FRASE DEL GIORNO
Non è vero che ti pesa l’anima. / L’anima è aria e fumo e seta.
JOSÉ HIERRO




José Hierro del Real (Madrid, 3 aprile 1922 – 21 dicembre 2002), poeta spagnolo della generazione detta “sradicata” influenzato dalla poesia di Gerardo Diego. Incarcerato per quattro anni dopo la guerra civile, divenne araldo della “poesia testimoniale”, passando nel tempo a temi esistenziali.


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