martedì 26 agosto 2014

Nobile notte

 

LUCA CANALI

ALLA NOTTE

Nobile notte dal materno
grembo, folta matrice di anacoretiche
purezze  e di pagane
lussurie, d’inenarrabili angosce
e quieti iperuranie. Tu patria
dei sogni e degli insonni
rovelli dello spirito e dei sensi.
Anche morire in te è più facile
che nel tuo estroso,  berciante,
carnevalesco fratello,
il giorno.

(da Anticlimax, Biblioteca dei Leoni, 2014)

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È dall’ultima opera del latinista Luca Canali che arriva questa ode alla notte, alla sua misteriosa essenza fatta di silenzio e di buio, alla vita che in essa si fa più tenue, più dolce, che assume toni sfumati e più rilassati. È il tempo in cui si dorme, certo, ma anche quello in cui si sogna, in cui ci si ama, in cui si riflette e si medita, in cui si affrontano gli abissi dell’anima senza le distrazioni luminose del giorno.

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Potthast

EDWARD HENRY POTTHAST, “A SUMMER’S NIGHT”

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LA FRASE DEL GIORNO
L'uomo nella notte accende a se stesso una luce quando la sua vista è spenta.
ERACLITO, Sulla natura




Luca Canali (Roma, 3 settembre 1925 – Roma, 8 giugno 2014), poeta, scrittore e latinista italiano. Traduttore di Catullo, Lucrezio, Lucano e Virgilio, nei suoi versi sperimentò stili diversi spaziando dall’eros alla guerra, dalla solitudine alla nevrosi e alla depressione che caratterizzarono gran parte della sua vita.


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