lunedì 5 gennaio 2015

Nodi di fazzoletti

 

BARTOLO CATTAFI

GLI ANNI PASSATI

Qualcuno a volo radente
mi scruta gli anni passati
anni un tempo ondeggianti
bestialmente ruggenti
qualcuno porta scompiglio
nel folto dei miei anni
tasto taciti segni
nodi di fazzoletti
non ricordo il perché
di tanti miei figli.

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È ancora tempo di bilanci e di propositi. Si guarda indietro, si guarda avanti, così come a ogni inizio d’anno. Dovremmo farlo con la chiarezza della poesia di Bartolo Cattafi (1922-1979): il suo dire asciutto scava di solito all’interno delle cose per strapparne la chiarezza, per trovare quel brandello di significato “il gesto essenziale, primordiale, la funzione primaria” per dirla con Giovanni Raboni; in questo caso va all’interno del tempo scoprendosi inerme, incapace di rispondere al doganiere di un’altra sua poesia. Allora è vero che “la memoria è un contrabbando”.

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Remembrance

RUTH PHIPPS, “REMEMBRANCE”

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LA FRASE DEL GIORNO
Si dimenticano molte cose del proprio passato e le si scaccia di proposito dalla mente: cioè si vuole che la nostra immagine, che irraggia dal passato verso di noi, ci inganni, lusinghi la nostra presunzione – noi lavoriamo continuamente a questo inganno di noi stessi.
FRIEDRICH NIETZSCHE, Umano, troppo umano




Bartolo Cattafi (Barcellona Pozzo di Gotto, 6 luglio 1922 – Milano, 13 marzo 1979),  poeta italiano. La sua poesia spazia sui dilemmi esistenziali con sensibilità di diarista, spesso con uno sguardo metafisico dove sono protagonisti il vuoto e la solitudine. Nei suoi versi il tema del viaggio è una costante metafora del vivere.


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