domenica 13 dicembre 2015

Tre virgola uno quattro


WISŁAWA SZYMBORSKA

PI GRECO


È degno di ammirazione il Pi greco
tre virgola uno quattro uno.
Anche tutte le sue cifre successive sono iniziali,
cinque nove due,
poiché non finisce mai.
Non si lascia abbracciare
sei cinque tre cinque dallo sguardo,
otto nove, dal calcolo,
sette nove
dall'immaginazione,
e nemmeno tre due tre otto dallo scherzo, ossia dal paragone
quattro sei con qualsiasi cosa
due sei quattro tre
al mondo.
Il serpente più lungo della terra dopo vari metri si interrompe. 

Lo stesso, anche se un po' dopo, fanno i serpenti delle fiabe.
Il corteo di cifre che compongono il Pi greco
non si ferma sul bordo del foglio,
è capace di srotolarsi sul tavolo, nell'aria,
attraverso il muro, la foglia, il nido, le nuvole,
diritto fino al cielo, per quanto è gonfio e senza fondo il cielo,
per quanto è gonfio e smisurato il cielo.
Quanto è corta la treccia della cometa, proprio un codino!
Com'è tenue il raggio della stella, che si curva a ogni spazio!
E invece qui
due tre quindici trecentodiciannove
il mio numero di telefono il tuo numero di collo
l'anno millenovecentosettantatré sesto piano
il numero degli inquilini sessantacinque centesimi
la misura dei fianchi due dita sciarada e cifra
in cui vola e canta usignolo mio
oppure si prega di mantenere la calma,
e anche la terra e il cielo passeranno,

ma non il Pi greco, oh no, niente da fare,
esso sta lì con il suo
cinque
ancora passabile,
un
otto
niente male,
un
sette
non ultimo,
incitando, ah, incitando l'oziosa eternità
a durare.


(Liczba Pi, da Grande numero, 1976 – Traduzione di Pietro Marchesani)


Si fa poesia anche con la matematica: lo abbiamo visto con i versi di Hans Magnus Enzensberger e di Bruno Galluccio. La poetessa polacca Premio Nobel Wisława Szymborska, in una raccolta in cui si cimenta anche con la statistica, tratta con la consueta ironia l’infinita grandezza del pi greco, costante utilizzatissima in matematica e fisica (chi di noi, anche tra i più profani di matematica come me, non sa che il π rappresenta il rapporto tra la lunghezza della  circonferenza e  la lunghezza del diametro di un cerchio?)

.

FOTOGRAFIA © TDAYATMALARDA KAYBOLUS

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LA FRASE DEL GIORNO
Il cerchio descritto dal pi greco è perfetto, ma appartiene esclusivamente al regno dell’immaginazione
.DANIEL TAMMET, La poesia dei numeri




Wisława Szymborska (Kórnik, 2 luglio 1923 – Cracovia, 1º febbraio 2012), poetessa e saggista polacca, insignita del Premio Nobel per la Letteratura nel 1996 “per una poesia che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d'umana realtà”.



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