domenica 25 settembre 2016

La pietra affondata nell’erba

 

LUCIANO ERBA

FINE DELLE VACANZE

Ero uno che sollevava la pietra
affondata nell'erba tra la malva
scoprendo un mondo di radicole bianche
di città color verde pisello;
ma partite le ultime ragazze
che ancora ieri erano ferme in bicicletta
nascoste da grandi foglie di settembre
alle sbarre del passaggio a livello
mi sento io stesso quella pietra.
Anche le nuvole sono basse sui campi di tennis
e il nome dell'hotel scritto sul muro
a nere, grandi lettere è tutto intriso di pioggia.

(da L'ippopotamo, Einaudi, 1989)

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La sottile ironia di Luciano Erba si stempera nella malinconia per la fine delle vacanze in questo quadretto della memoria che dipinge uno dei suoi classici aneddoti: le scene che si succedono come in un film – il ragazzo che alza un sasso per scoprirvi un mondo nascosto e meraviglioso, le ragazze in bicicletta nell’ultimo sole di settembre, le nuvole che passano sui campi da tennis, l’hotel nella pioggia – si uniscono a creare un’atmosfera di languida tristezza.

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Mare

FOTOGRAFIA © COOL TIME LINE PHOTOS

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LA FRASE DEL GIORNO
Credi tu / che dietro a questa assurda / fuga di giorni / ci attenda / il passo delle vere parole?
LUCIANO ERBA, Il male minore




Luciano Erba (Milano, 18 settembre 1922 – 3 agosto 2010), poeta, critico letterario, traduttore del secondo Novecento, appartenente alla Quarta generazione della Linea Lombarda. Insegnò Letteratura Francese e Letterature Comparate  all’Università Cattolica di Milano.


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