lunedì 12 dicembre 2016

Nell’amare

  

EFRAÍN HUERTA

MANRICHIANA

Le nostre
Vite
Sono i
Fiumi
Che
Sfociano
        Nell’
            Amare
            Che è
            Il vivere

(da Fuggi-fuggi di poesie minime, 1980)

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I “poemínimos”, crasi per “poesie minime” del messicano Efraín Huerta (1914-1982) sono piccoli lampi, fulminee sentenze epigrammatiche piene di ironia e di sarcasmo. Qui, nella sezione che parodia e critica l’opera di vari scrittori, rovescia completamente il senso del verso del poeta prerinascimentale Jorge Manrique “sfociare nel mare / che è il morire” con il bel gioco di parole tra “mare” e “amare”.

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Olbinski

DIPINTO DI RAFAL OLBINSKI

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LA FRASE DEL GIORNO
Non posso smettere di scrivere perché se mi fermo mi raggiungo.
EFRAÍN HUERTA, Fuggi-fuggi di poesie minime




Efraín Huerta Romo (Silao, 18 giugno 1914 – Città del Messico , 3 febbraio 1982), poeta e giornalista messicano. La sua poesia, il cui stile è influenzato da Juan Ramón Jiménez , dalla Generazione del '27  e da Pablo Neruda, ha per temi l'amore, la città, la politica e la devastazione.


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