venerdì 2 febbraio 2018

Poesie per febbraio IV


“L’acerba primavera” racchiusa in febbraio come una farfalla in una crisalide – il verde delle foglie che restano recluse nel bozzolo delle gemme: è il tema di queste due poesie di Leonardo Sinisgalli e di Alfonso Gatto. Sospesi tra la neve dell’inverno e le fioriture, cogliamo ogni minimo segno della bella stagione, desiderosi dei suoi colori e dei suoi tepori, delle sue luminose giornate.

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Viole

FOTOGRAFIA © MAIA C/FLICKR

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LEONARDO SINISGALLI

FEBBRAIO

Prima che spunti il verde dai rami
ogni anno risorge a mattutino
il fischio del muratore.

(da La vigna vecchia, 1956)

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ALFONSO GATTO

LE VIOLETTE DI FEBBRAIO

D’un biancore di luce fatta neve
- la neve di febbraio - le violette
svegliano al verde la finestra lieve
che disegna sul poggio le casette

ad una ad una azzurre bianche rosa,
tintinnanti vetrine se alla soglia
batte i piedi un ragazzo, la vogliosa
testa arruffata al vento che l'imbroglia.

Si scopre dal suo ridere nei denti
l’acerba primavera che si scuote
e decide i colori: passa, senti,
la prima bicicletta dalle ruote

fruscianti sul ventaglio della neve.

(da Rime di viaggio per la terra dipinta, 1969)

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LA FRASE DEL GIORNO
Un barlume d'oro che piova / su zolle nerastre grasse, / è come se ricreasse / il mondo, e aprisse una vita nuova.
DIEGO VALERI




Leonardo Sinisgalli (Montemurro, 9 marzo 1908 – Roma, 31 gennaio 1981), poeta,  saggista e critico d'arte italiano. Noto come Il poeta ingegnere per il fatto che lavorò per Olivetti e Pirelli e per aver fatto convivere nelle sue opere cultura umanistica e cultura scientifica. Fondò e diresse la rivista “Civiltà delle macchine”.


Alfonso Gatto (Salerno, 17 luglio 1909 – Orbetello, 8 marzo 1976), poeta e scrittore italiano. Ermetico, ma di confine, giornalista e pittore, insegnante di Letteratura all'Accademia di Belle Arti, collaboratore di “Campo di Marte”, la sua poesia è caratterizzata da un senso di morte che si intreccia al vivere.


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