venerdì 18 maggio 2018

Infastidita


ELIO PAGLIARANI

SOTTO LA TORRE, AL PARCO, DI DOMENICA

Sotto la torre, al parco, di domenica
con pacata follia per ore e ore
immobile a guardarti. Avevo gli occhi
gonfi, e il sesso, e il cuore.

Infastidita
i tuoi polsi snervati dalla mia
estasi, «lasciami» hai detto, di fuggirti
mi hai consigliato. Sono egoista e
lo spirito umano ha più bisogno
di piombo, che di ali.

(da Inventario privato, 1959)

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Al surrealismo e all’ermetismo imperanti in quella frazione di Novecento il poeta romagnolo Elio Pagliarani, insieme al Gruppo 63 di cui fece parte, oppose una poesia dissacratoria e narrativa che emerse anche dagli enormi cambiamenti sociali ed economici del dopoguerra: anche l’amore vi assume un’altra valenza, diverso è il modo di viverlo e di raccontarlo, lontano dagli stilemi classici. Lo è l’incontro tumultuoso al parco, un’isola nella città e nella settimana lavorativa, in questa Milano di Inventario privato. Che si concluda con un addio in fondo neppure importa…

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McCombe

LEONARD McCOMBE, “COPPIA SU UNA PANCHINA, CENTRAL PARK, 1961”

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LA FRASE DEL GIORNO
Io che speravo / necessario e sufficiente solo il fiore / che affiora, tocco con le carezze oltre che il tuo / fusto flessibile lo specchio la certezza / di come sia insufficiente il mio amore / per la tua capacità di comprenderlo, / per la tua capacità di comprenderlo / come sia immane il mio bisogno d’amore.
ELIO PAGLIARANI, Inventario privato




Elio Pagliarani (Viserba, 25 maggio 1927 – Roma, 8 marzo 2012), poeta e critico teatrale italiano. Tra i principali esponenti della neoavanguardia, fu uno dei protagonisti del Gruppo '63, all'interno del quale occupò tuttavia una posizione autonoma e personale. La sua poesia nasce dalla cronaca e dalla vita quotidiana.


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